Basilicata turistica

Ha fascino. Primitivo e arcaico. Stupisce con doti inaspettate. Nello stretto abbraccio di due mari, Ionio e Tirreno, il visitatore viene accolto dalle scogliere da sogno di Maratea, centro dai numerosi portali e con 44 chiese, protetta dal “suo” Cristo Redentore, una statua colossale, seconda al mondo soltanto a quella di Rio de Janeiro, o dalla sabbia finissima dei centri balneari della costa jonica, da pittoreschi paesini arroccati, dalla natura fiabesca di quattro parchi e riserve con una variegata fauna e flora in cui dolcemente perdersi, come nei 190mila ettari del più vasto dei parchi nazionali italiani, il Pollino, o nelle pieghe delle colline incise dai calanchi dall’aspetto lunare, nelle tante grotte dove stalattiti e stalagmiti creano scenografie, sulle pendici di un vulcano, il monte Vulture, ormai quiescente ma dalla grande vocazione agricola dove sgorgano acque minerali e viene coltivato il pregiato vitigno Aglianico.

Nel territorio lucano aleggia il sentimento di una storia mitica che dalla Preistoria giunge fino ai Greci che vi approdarono nell’VIII sec.a.C. e prosegue con i sanniti, i romani, i barbari, i bizantini, i normanni, gli angioini, i saraceni e gli albanesi. A testimoniarlo i tanti reperti archeologici custoditi nei musei di Melfi, Venosa, Matera, Policoro, Potenza, Muro Lucano, nelle aree archeologiche di Siris, di Serra di Vaglio e di Grumento, nelle torri e nei castelli federiciani.

In Basilicata c’è tutto. Compresa una cucina semplice, ricca di sapori veraci celebrati con sagre e percorsi enogastronomici. Una regione piccola, con un’estensione di 9.992 kmq e una popolazione di quasi 600 mila abitanti, ma che è un mondo. Da scoprire. Da pensare con i sensi. Sentire con la mente. Basta citare Matera, capitale europea della cultura 2019, nota come Città dei “Sassi”, antichi rioni scavati nella roccia e patrimonio mondiale dell’umanità. Da sola vale la pena di affrontare un lungo viaggio. Offre la freschezza di un mare cristallino e monti su cui sciare o praticare tante attività outdoor, la fatica appassionata e il sapere di contadini e artigiani. Rivivono antiche tradizioni come riti arborei, rievocazioni storiche, feste religiose nei 131 comuni lucani.

Forti sono le emozioni che regala come il brivido di volare tra le vette delle Dolomiti lucane sospesi con un cavo d’acciaio grazie ad un modello di valorizzazione delle risorse paesaggistiche unico nel suo genere, il Volo dell’angelo, o nell’area del Pollino con il Volo dell’Aquila. Permette di toccare con mano i segni della storia e le tracce dell’arte in luoghi ludico-didattici come la città dell’Utopia, il Museo scenografico Orsoleo, il Percorso delle Sette Pietre, il Museo narrante dedicato all’imperatore Federico II. Alza il sipario su un’importante pagina di storia, il brigantaggio meridionale, attraverso il Cinespettacolo “La storia bandita”, significativo evento di teatro popolare in Italia, o guida in “viaggi sentimentali” nei Parchi Letterari alla scoperta di poeti famosi che hanno vissuto intensamente questa terra: Carlo Levi a Grassano e ad Aliano e Isabella Morra, una delle voci più importanti del Rinascimento, il cui tragico destino è legato al piccolo centro di Valsinni. Festival musicali e cinematografici completano l’offerta di una regione di incanti e memorie.

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